Nei sotterranei del convento c’è un grande cimitero dove regna uno spettacolo macabro ma attraente di cadaveri mummificati.
Le gallerie dove sono presenti i cadaveri furono scavate alla fine del ‘500 e formano un ampio cimitero di forma rettangolare. I cadaveri si trovano sia in piedi o coricati, vestiti e divisi per sesso e categoria sociale. La maggior parte dei presenti facevano parte del ceto alto della società poiché il processo di imbalsamazione era costoso.
La salma più ammirata è quella della bambina Rosalia Lombardo, nata a Palermo nel 1918 e morta il 6 dicembre 1920. Si ritiene che il suo decesso sia stato causato da un’infezione bronchiale. A causa di un processo di imbalsamazione a cura del Prof. Alfredo Salafia, la bambina appare intatta, destando l’impressione che stia dormendo, tanto da attribuirle il soprannome di “Bella addormentata”.