In questi mesi in tutta la Spagna si combatte contro la siccità, la peggiore degli ultimi 100 anni, diverse misure di contenimento ed utilizzo attento delle risorse idriche disponibili è in atto. Anche nella regione della Catalogna sono state intraprese alcune scelte, che inevitabilmente avranno una ricaduta sul settore turistico ed in particolare sulle navi da crociera che faranno scalo a Barcellona.
In accordo con l’associazione generale CLIA il porto di Barcellona ha scelto di sospendere la fornitura di acqua alle navi da crociera, tranne in caso di emergenza. Altri porti vengono invitati ad adottare la stessa politica conservatrice in attesa di tempi migliori.
A prescindere dalla siccità, è bene ricordare come le moderne navi da crociera hanno drasticamente ridotto negli anni il loro fabbisogno di approvvigionamento di acqua potabile. Le nuove tecnologie nella produzione di acqua, inclusi evaporatori e impianti di osmosi inversa, consentono alle moderne navi di generare in modo indipendente oltre il 90% del loro fabbisogno di acqua dolce.
A seguito di tali innovazioni, si è verificata una sostanziale diminuzione del rifornimento d’acqua nel porto di Barcellona, dal 50% degli scali nel 2017 a meno del 30% nel 2022. Per il 2024 l’obiettivo è portare al 10% il numero delle navi da crociera associate a CLIA che necessitano di acqua durante lo scalo. In conclusione, Barcellona è uno dei porti da crociera più trafficati d’Europa , sicuramente tutte le navi da crociera che vi scaleranno non andranno ad incidere sulla critica situazione della città.