Questo mese, abbiamo scambiato due chiacchiere da cui è nata questa interessante intervista con il Direttore di Macchina Gabriele Ioimo, attualmente imbarcato sulla nave ro-pax Via Adriatico di Tirrenia Cin, il quale con molta disponibilità ci ha raccontato e svelato qualcosa del suo lavoro a bordo e non solo. Buona lettura a tutti voi pazzoperilmare!!!
Tutto inizia con quello che ieri si chiamava Istituto Tecnico Nautico, poi si giunge al terzo anno e si sceglie il percorso da seguire, qualche ricordo della sua scuola ?
Della scuola ho tanti ricordi, anche perché con i vecchi compagni di scuola sono rimasto in contatto, forse ai miei tempi rispetto ad oggi si studiava con più serietà ed impegno, oggi se hai un diploma qualsiasi basta fare un allineamento e ti danno il diploma nautico.
E’ passato qualche anno… dal suo primo imbarco, che ricordo ha del suo? Ci parla un poco della sua carriera fino ad oggi?
Io sono stato molto fortunato, perché il primo imbarco e tutto il periodo d’allievo l’ho fatto con ITALIA DI NAVIGAZIONE, la società più importante d’Italia. Ho avuto grandi maestri che mi hanno insegnato a diventare un ufficiale. Il primo impatto non è stato facile perchè non mi ero mai mosso da casa e per la prima volta ho conosciuto tante persone, poi capire i ruoli su una nave non è facile per uno che mette i piedi a bordo di una nave per la prima volta, appunto.
Dopo il periodo d’allievo con la società ITALIA DI NAVIGAZIONE presi il patentino e per farmi le ossa preferì imbarcare con petroliere americane, poi 7 anni di navi con bandiera Liberiana ma sempre lontano da casa. Ad un tratto pensai di riavvicinarmi a casa, nel frattempo avevo conseguito la patente, presentai domanda alla società ADRIATICA e nel 1988 mi chiamarono, essendo questa simile alla società ITALIA DI NAVIGAZIONE ci andai di corsa e qui ho fatto tutta la trafila fino a diventare Direttore di Macchina.
Il primo amore, non si dimentica mai, qual è stato il suo primo incarico da direttore di macchina?
Hai ragione, hai parlato di primo amore e io non dimenticherò mai il mio primo imbarco da Direttore sul mezzo veloce PACINOTTI, una gran bella nave che non potrò mai dimenticare, poi in seguito ho imbarcato spesso anche sulla gemella MARCONI.
In genere nel mio lavoro capita spesso qualche problema ai motori, ma col giusto personale risolvi tutto.
In tanti anni di carriera, è mai capitato di dover affrontare una situazione complicata?Tra i suoi colleghi gira voce che i motori Pielstik, sono abbastanza rognosi…? Ci parli anche della soddisfazione maggiore che ha ricevuto, durante il suo lavoro?
Hai detto PIELSTIK, nei miei 7 anni di petroliere ho lavorato solo con motori PIELSTIK, non sono rognosi ma posso assicurati che sono la fotocopia dei motori Fiat-GMT, identici.
La soddisfazione maggiore che ho avuto è stato quando mi telefonarono e mi dissero che sarei imbarcato da Direttore la prima volta, andai con tanto entusiasmo ero orgoglioso di aver raggiunto l’apice della carriera.
Il momento più brutto è stato quando la mia società ADRIATICA è passata in mano alla Tirrenia, società grandi come ADRIATICA non esistono più, neanche la Tirrenia lo era, ora nuovamente assorbiti dalla CIN spero che migliorino le cose, non tanto per me, quanto per i giovani.
Nel corso degli anni le norme antinquinamento sono sempre più restrittive, in conformità a queste norme recenti quali tipologie di carburanti si utilizzano oggi a bordo? Un cenno alle navi con turbine a gas?
Oggi se vuoi navigare sotto costa devi usare nafta pesante con basso tenore di zolfo, io ho dovuto fare qualche anno di navigazione con fuel con alto tenore di zolfo che ci costringeva a navigare lontano 12 miglia dalla costa e se entravo sotto le 12 miglia si era costretti a passare ai motori
a gasolio, comprese manovre, arrivo e partenza. Io ho lavorato sulla nave militare con propulsione a Turbine a gas (Nave Carabiniere) ti assicuro
che già allora si utilizzava poco per l’altissimo consumo di gasolio, vedi anche il grande spreco Tirrenia con le unità veloci che state utilizzate pochissimo e costate miliardi, tenute ferme per gli alti costi e poi regalate.
Il futuro delle nuove costruzioni sembra orientarsi verso motori alimentati a gas naturale, lavorando in control room, che idea si è fatto di questo nuovo carburante e delle relative operazioni di bunker, certamente diverse da quelle solite?A proposito ci racconta, si dice che i petrolieri-venditori riscaldino le cisterne prima di rifornire i clienti per erogare meno carburante, quanto tempo impiega un traghetto a bunkerare?
Quando facciamo bunker in genere, per fare 400 tonnellate ci impieghiamo 2 ore, ciò significa che la bettolina pompa 200 tonnellate all’ora, se la nafta è troppo calda ci sono delle tabelle per la correzione della temperatura, ormai tutti sono diventati furbi e quindi in base alla lettura della temperatura si fa un calcolo e sai esattamente quanto bunker hai ricevuto.
Credo che il combustibile a gas sia il migliore in quanto non inquina come la nafta e crea meno danni (consumo valvole di scarico) certo che bisogna anche prepararsi ad effettuare rifornimento di combustibile gas naturale, inoltre credo che tutto il circuito debba essere ben sigillato per evitare perdite all’atmosfera. Quello di bunkerare combustibili gas naturale, se non vado in pensione sarebbe una novità per me.