La scorsa volta vi abbiamo recensito e mostrato in anteprima NCL BREAKAWAY [vedi link], adesso concedetevi una piccola pausa per la lettura, vi porto dietro le quinte con me, con aneddoti, esperienze di bordo, curiosità e molto altro…
La mattina in aeroporto, solo in un banco c’era tanta folla, tanto da dover attendere quasi 1h prima di andare al check-in,
ovviamente era l’aereo per Amsterdam, che poi visto dal terminal, ad occhio nudo per un incompetente e pauroso come me, sembrava pure piccolo rispetto agli altri aerei…
Una volta atterrato nell’immenso aeroporto Schipol di Amesterdam è iniziata la caccia al tesoro, non per il bagaglio, arrivato puntuale dopo qualche minuto, ma per cercare il punto di ritrovo\meeting point fissato da NCL, nell’invito infatti c’era scritto: “una
volta arrivati nel terminal arrivi, un cubo bianco rosso dovrai cercare e là troverai i nostri addetti”.
volta arrivati nel terminal arrivi, un cubo bianco rosso dovrai cercare e là troverai i nostri addetti”.
Letto così può sembrare l’indicazione di un rebus, nella pratica invece è stato molto più facile trovarlo, in quanto il cubo bianco e rosso era in realtà bello grande, difficile non notarlo. In un clima di festa inizio a familiarizzare con le simpatiche Hostess NCL, scoprendo con piacere che si trattava di ragazze italiane, del Sudtirol per la precisione, ma per esigenze lavorative erano migrate con piacere loro, in terra tedesca dove hanno trovato impiego presso NCL. Purtroppo per noi ragazzi e non italiani, si tratta di una vicenda tristemente ben nota…
Una volta giunto nel terminal di Rotterdam per l’imbarco, dal gusto retro o vintage, circondato da vecchi edifici rimodernati in alternanza con costruzioni moderne, con tanto di orchestra di ben 6 elementi che suonava da sottofondo allegramente, ho avuto la sensazione di trovarmi indietro nel tempo, non mi sembrava di essere nel 2013, ma sembrava di essere ai primi del novecento,
un clima esterno grigio, una sottile pioggia, un leggero alito di vento e poi di colpo i mille colori della NCL BREAKAWAY mi hanno riportato al presente, difficile da raccontare questa strana sensazione, ma vi assicuro che mi è sembrato di fare un viaggio nel
tempo!
un clima esterno grigio, una sottile pioggia, un leggero alito di vento e poi di colpo i mille colori della NCL BREAKAWAY mi hanno riportato al presente, difficile da raccontare questa strana sensazione, ma vi assicuro che mi è sembrato di fare un viaggio nel
tempo!
In giro esplorativo per la nave per familiarizzare con i vari ponti, mi sono imbattuto nella storia di HOLLAND AMERICA, infatti, dalla poppa della nave proprio sotto i miei occhi ho potuto ammirare il bellissimo Palazzo, oggi hotel, ieri sede dell’Holland Americ Line, interamente rimodernato con un giardino dai curiosi arredi che richiamano al suo storico passato.
L’appuntamento con la storia di questa compagnia non termina solo nell’ammirare la sua sede principale, infatti, poco più in avanti la linea di una “Vecchia signora” attira i miei sguardi e click, come non riconoscerla, per noi pazzoperilmare è un must?
Ovviamente si tratta della SS ROTTERDAM, di cui vi abbiamo recentemente raccontato le sue vicende [vedi QUI link].
Un altro aneddoto simpatico, che vorrei raccontarvi in questo dietro le quinte, riguarda la mia visita presso la SPA, ero da
poco uscito da un giro esplorativo accompagnato da una simpatica hostess Thailandese, che mi imbatto nel comandante della nave, in tenuta non proprio elegante, così la simpatica guida,visto il mio stupore nel trovarlo nella SPA(situata proprio sopra il ponte
comando), ferma il comandante, il quale si presenta (Captain Evans Hoyt) ed inizia a scambiare due chiacchiere con me, manifestando tutto il suo interesse verso l’Italia ed in particolare, su Napoli e la sua costiera amalfitana, non so per effettivo piacere o solo per
compiacermi dato che nel presentarmi gli avevo detto di provenire da Napoli.
poco uscito da un giro esplorativo accompagnato da una simpatica hostess Thailandese, che mi imbatto nel comandante della nave, in tenuta non proprio elegante, così la simpatica guida,visto il mio stupore nel trovarlo nella SPA(situata proprio sopra il ponte
comando), ferma il comandante, il quale si presenta (Captain Evans Hoyt) ed inizia a scambiare due chiacchiere con me, manifestando tutto il suo interesse verso l’Italia ed in particolare, su Napoli e la sua costiera amalfitana, non so per effettivo piacere o solo per
compiacermi dato che nel presentarmi gli avevo detto di provenire da Napoli.
Oltre a sibilare la solita e ripetitiva frase in un quasi italiano che riguarda Napoli (vedi Napoli e poi muori…)
mi racconta che una volta terminata la sua carriera professionale gli piacerebbe passare del tempo in costiera amalfitana per godersi il luogo, così sempre molto allegramente gli ho suggerito, quando sarà il momento di trovare una sistemazione presso Meta di Sorrento
(Na), famosa per le sue bellezze paesaggistiche e per essere la città con il più alto numero d’abitanti comandanti in servizio ed in pensione!
mi racconta che una volta terminata la sua carriera professionale gli piacerebbe passare del tempo in costiera amalfitana per godersi il luogo, così sempre molto allegramente gli ho suggerito, quando sarà il momento di trovare una sistemazione presso Meta di Sorrento
(Na), famosa per le sue bellezze paesaggistiche e per essere la città con il più alto numero d’abitanti comandanti in servizio ed in pensione!
Ogni viaggio, sia di piacere sia di lavoro ti arricchisce, ti porta in diretto contatto con luoghi a te lontani, ti porta in contatto con
persone molto lontane geograficamente e culturalmente da te, insomma ogni viaggio racchiude in se delle storie, degli eventi, delle emozioni cui è bello poter raccontare, condividere, trasmettere agli altri, per cui vi saluto con una frase già usata in un altro articolo, ma a me tanto cara:
persone molto lontane geograficamente e culturalmente da te, insomma ogni viaggio racchiude in se delle storie, degli eventi, delle emozioni cui è bello poter raccontare, condividere, trasmettere agli altri, per cui vi saluto con una frase già usata in un altro articolo, ma a me tanto cara:
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone. (John Steinbeck)”