«A livello mondiale, le crociere costituiscono una grossa industria in rapido sviluppo, non solo per la stazza e il numero di navi in costruzione, ma anche per la quantità di passeggeri che possono trasportare e di membri dell’equipaggio necessari». Per questo, spiega ai microfoni della Radio Vaticana monsignor Agostino Marchetto, «è di estrema importanza che la Chiesa “viaggi” assieme a loro e ove possibile cerchiamo che ci siano cappellani a bordo: una nave con 5.000 persone, per esempio, per noi è una parrocchià galleggiante. I marittimi, poi, spesso vivono in mare per mesi, separati dalle famiglie e dagli amici». L’intervista è stata trasmessa oggi per presentare un raduno mondiale dei cappellani del mare promosso dal dicastero per la pastorale dei migranti e itineranti.