15 Settembre 2011 ore 7:00 Taranto, arsenale Marina Militare Mar Grande. E’ qui che inizia la favolosa giornata per una visita a bordo della portaerei Cavour, gioiello della Marina Militare Italiana. L’ingresso è riservato ai parenti dell’equipaggio, grazie a mio padre che svolge il ruolo di capo-carico in seconda a bordo abbiamo il lasciapassare.
I numeri, le specifiche tecniche e le curiosità del Cavour: nata in parte a Riva Trigoso e completata a Muggiano nel 2008 “il” Cavour (in marina è maschile) pesa 27.000 tonnellate, è lungo 244 metri e può ospitarefino a 1200 persone di equipaggio durante le missioni, per la normale amministrazione 590, è alimentato da turbine a gas, il numero di identificazione militare è 550 che in precedenza apparteneva all’ammiraglia ormai in disarmo incrociatore Vittorio Veneto, può ospitare fino a venti aereomobili, è equipaggiato per ogni evenienza: dall’antinucleare al combattimento sott’acqua… Dotato di palestra ed ospedale con varie sale operatorie.
Il Cavour non è solo una portaerei ma è anche una unità multiruolo; come unità anfibia e da carico. La nuova ammiraglia ha proprio tutto e rappresenta al meglio la nostra flotta; fa invidia a quasi tutta Europa: la Francia è alle prese con i reattori del Charles de Gaulle che fanno i capricci, la Spagna ha ancora il principe delle Asturie che è prossimo al pensionamento, mentre l’Inghilterra ha due portaerei ed altre in progetto ben più grandi del Cavour.
Osservando l’hangar mi hanno fatto notare il punto di saldatura del troncone di poppa con quello di prua, la sezione di prua è più alta di circa 10-11 cm, non va bene.
La cosa buona del Cavour è la stabilità dicono, durante la missione ad Haiti e quindi durante la traversata dell’Atlantico la nave non ha mai avuto sussulti o forti rollate e beccheggi, eppure sono solo 27.000 tonnellate e il mare mossoc’è stato…
Grazie a mio padre ed ai suoi colleghi ho raccolto alcuni dati riguardo al consumo della nave: alla velocità massima di 30 nodi la nave consuma 25.000 litri di carburante, vi sono coperte (circa 700) e lenzuola (1400), il Cavour ha un magazzino per i ricambi indipendente e separato da quelli delle navi dalla flotta.
La nave stazionerà a Taranto fino a dicembre e tornerà a la Spezia per completare l’allestimento (la nave non è ancora in grado di combattere) in fine ritonerà a Taranto e ci resterà definitivamente, eseguirà vari test come la certificazione del ponte di volo (già in corso), degli elevatori (2) ed effettuerà addestramenti assieme al resto della flotta che ha sede a Taranto.
Ritorniamo alla visita, arriviamo a Taranto alla buon ora e oltrepassiamo i cancelli dell’arsenale, il Cavour assieme al Garibaldi si vedeva già dal
castello Aragonese ed ora lo avevamo davanti a noi, impossibile fotografarlo intero.
Saliamo a bordo dalla rampa e ci ritroviamo nel grandissimo hangar dove è stato allestito un buffet ed un proiettore… Più tardi ci darà il benvenuto il comandante ci dicono.
Hangar |
Intanto nell’attesa saliamo le ripide scale per accedere ai piani superiori (molti civili in visita sono scivolati, ti domandi come fa l’equipaggio a salire così in fretta) e vedere le varie sale logistiche, i “quadrati” suddivisi in classi dove si ristorano marescialli – ufficiali – marinai ed i più importanti come il comandante, i corridoi perennemente deserti data la stazza della nave ed in fine gli alloggi con bagno e doccia in ogni cabina, (sulle navi della flotta più datate vi sono 2 bagni per un intero corridoio) mi spiegano che sono fatte sullo stesso progetto delle cabine MSC!
E’ vero! I bagni sono gli stessi tranne per gli arredi spartani, ma il resto è una chicca dicono gli ufficiali che hanno navigato sul resto della flotta che avevano tubi idraulici o cavi elettrici a vista, io con occhi da crocierista osservavo la nave ed ascoltavo incredulo gli ufficiali ed i marescialli (tra cui mio padre) che si vantavano di avere la TV satellitare ed il telefono in cabina, effettivamente è una nave da guerra e qui non pensano alla TV mi sono detto.
Corridoio alloggi |
Terminata la breve gita nelle viscere della nave ritorniamo nell’hangar e ad aspettarci c’è il comandante che esordisce dicendoci che la nave è appena salpata e si dirige verso Capo Rizzuto (località all’uscita del golfo di Taranto) alla velocità massima di 30 nodi, effettivamente si avvertono delle forti vibrazioni in hangar; inoltre ci spiega che l’uscita in mare non è programmata per noi civili ma per la certificazione del ponte di volo che sta
avvenendo sotto la supervisione della commissione Americana (la portaerei Garibaldi all’epoca andò in America per la certificazione, invece per motivi economici hanno fatto venire la commissione in Italia).
Il comandante De carolis molto cordiale e simpatico ci spiega le caratteristiche tecniche della nave, gli addestramenti e le missioni che ha svolto e che svolgerà in futuro sottolineando l’importanza dell’unità per la
Marina Militare Italiana. Dopo il discorso partono i video che descrivono laflotta ed il Cavour.
A fine cerimonia siamo invitati dal comandante in seconda a farci accompagnare dall’equipaggio sul ponte di volo per assistere all’appontaggio di un AB-212 giunto da Grottaglie, e per un decollo e successivo appontaggio di un Harrier.
Saliamo sul ponte di volo dall’elevatore di poppa e ci spostiamo verso prua per assistere all’appontaggio dell’elicottero verso poppa.
Prima di appontare compie 2 giri intorno alla nave volando a bassa quota e fermandosi di fianco alla nave e poi finalmente appontare.
Emozionante…
Appontaggio AB -212- |
Una volta spenti i motori dell’elicottero saliamo fin su in plancia volo (l’accesso è riservato solo a noi oltre a chi ci lavora) dove godiamo della vista sul ponte volo…
Plancia volo |
Per far sì che l’aereo decolli gli operatori di volo hanno bisogno di massima attenzione e la nave deve viaggiare alla massima velocità. Inoltre plancia è presente la commissione Americana perciò assistiamo al decollo dagli oblò al livello del ponte di volo (il bridge era affollato).
Anche con l’insonorizzazione delle pareti il forte rombo dell’Harrier si fa sentire fin dentro la postazione da dove assistiamo all’evento.
Volo radente |
Il pilota ci ha deliziato anche di un volo radente! L’appontaggio tipico dell’Harrier è avvenuto verticalmente.
Sono le 13:45 ed abbiamo fame, ci rechiamo nuovamente nell’hangar per pranzare al modesto buffet organizzato, c’è di tutto: dall’insalata di mare alle lasagne al forno e per finire in bellezza una torta gigante con il nome ed il numero della portaerei: CAVOUR 550.
Dopo il pranzo si risale sul ponte di volo per assistere all’arrivo in porto, approfittiamo anche per fare delle foto con i 3 veivoli sul ponte di volo, fotografo anche la portaerei Giuseppe Garibaldi ed il lanciamissili Francesco Mimbelli attraccati nel nuovo arsenale…
Intanto il Cavour ha attraccato e incomincia a sbarcare i primi visitatori… Salutati di persona dal comandante sbarchiamo.
L’esperienza è stata emozionante, è stato bello vivere la dura vita di bordo che ogni giorno fa chi è imbarcato su queste navi a servizio della patria.
Antonello