Settore Marittimo, la sicurezza che manca…Bruno Biondo Memorial

Era il 5 luglio di un 2011 qualunque, caldo e nel pieno della stagione estiva marittima, non per tutti, una famiglia si è distrutta e con essa termina il viaggio di un giovane lavoratore di 25 anni, non una sosta estiva, non un periodo forzato a terra, ma un terribile infortunio mortale sul lavoro che si porta via per sempre Bruno Biondo, ufficiale di macchina del traghetto “Excellent” (Grandi Navi Veloci)  in servizio da Genova a Palermo.
Forse un errore umano, forse la fretta, forse la voglia di svolgere il proprio lavoro, forse i ritmi di lavoro estenuanti cui sono sottoposti i lavoratori marittimi, forse la mancanza di controlli da parte delle autorità competenti, purtroppo un unico triste dato, la vita di un ragazzo salpata per sempre.
Spesso l’attenzione dei media si sposta su altri settori lavorativi, penso a quello edile, dove sovente ci vengono raccontati episodi mortali o comunque, si lamenta la scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro, ma molto raramente l’attenzione mediatica si sposta sul settore marittimo.
Dalle piccole imbarcazioni a quelle enormi, ci sono migliaia di marittimi che lavorano con turni di lavoro massacranti ed alienanti, pochissime ore di riposo, contratti sempre più brevi ed al ribasso,che devono difendersi da eserciti di lavoratori provenienti dal mondo, pronti a tutto pur di lavorare, anche a costo di sacrificare la propria vita per un salario.
Tuttavia va detto, che la tutela dedicata ai lavoratori  marittimi nasce nel 1994 quando un decreto legislativo ricompone in un unico Ente (ex-Ipsema) le attività fino ad allora svolte dalle Casse Marittime. La protezione per la gente di mare risale, però al Medioevo. La navigazione, infatti, è stata percepita dall’uomo sempre come un pericolo e le prime forme di protezione dei marittimi si rintracciano negli statuti delle città marinare e ancora prima.
Genova, Napoli e Trieste sono state le città-fulcro di questa assistenza, perché lì nacquero all’inizio del Novecento i “Sindacati”, trasformati nel 1933 in “Casse Marittime”, fino alla nascita dell’Ex-Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo.
Oggi ad essere assicurati contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sono il personale della navigazione marittima, per il quale sono accertati e riscossi i contributi dai datori di lavoro. Il Settore Navigazione INAIL (ex-Ipsema) eroga le prestazioni previdenziali per gli eventi di malattia e maternità nei confronti dello stesso personale e di quello della navigazione aerea.  Dal 2006 al Settore Navigazione INAIL (ex-Ipsema) è stata assegnata dal legislatore la certificazione a fini pensionistici dell’eventuale esposizione dei marittimi alle fibre di amianto.
Se come me vi starete chiedendo cosa è cambiato a livello pratico e legislativo da questa tragedia ad oggi nel 2012?
…risposte certe non le ho trovate ancora, però vi informo che oggi 28 giugno 2012 alle ore 15.30, nel campo VirtuSestri di via Villa Gavotti a Genova-Sestri Ponente, si terrà il primo Memorial “Bruno Biondo”, dedicato al giovane ufficiale di macchina, un torneo di calcio, organizzato dalle segreterie regionali e provinciali dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, coinvolgerà squadre formate dai lavoratori della comunità marittimo-portuale, un modo attuale per non dimenticare un lavoratore, un marittimo ma soprattuto un ragazzo di 25 anni con la passione per la vita ed il calcio.

©Mirko; Pazzoperilmare.com