Rimozione della Costa Concordia: a che punto siamo?

Il lavoro della Titan-Micoperi va avanti nel rispetto del cronoprogramma stabilito, sottolinea Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio, e al contempo prosegue in maniera costante e quotidiana l’azione di controllo sulla sicurezza da parte degli organismi preposti, in particolare Guardia Costiera e Asl insieme al monitoraggio da parte di Arpat e Ispra. Quali sono i rischi che si potrebbero correre?

Rischio inabissamento?
Quanto ai rischi di inabissamento dello scafo, “smentisco ancora una volta, a nome di tutto l’Osservatorio, questa ipotesi”, ha spiegato Sargentini. “I lavori di messa in sicurezza – ha aggiunto proseguono regolarmente, e quotidianamente i sub della Capitaneria verificano lo stato del relitto e la corretta esecuzione dei lavori. Prosegue l’attività di monitoraggio dell’Università di Firenze sugli eventuali spostamenti del relitto, che al momento non sussistono, oltre al monitoraggio da parte dell’università la Sapienza sulla qualità delle acque e sull’ecosistema marino. E continuano il rilevamento e l’analisi della qualità dell’aria e del rumore”.
 
Sicurezza ambientale
Anche sulla sicurezza ambientale, esce la conferma di “un preciso piano di controllo delle alterazioni in corso e di quelle, sia pure lievi, che inevitabilmente i lavori di recupero potranno comportare. Il monitoraggio è minuzioso e i piani di ripristino sono continuamente aggiornati”.
 
Trasferimento scafo….dove?
Per quanto riguarda il trasferimento dello scafo una volta recuperato, restano aperte tutte le ipotesi, perché sono ancora in corso le ricognizioni per stabilire la scelta definitiva. “L’opzione di una sede toscana è quella indicata dal presidente Enrico Rossi e per la Regione è quella auspicabile – sottolinea Maria Sargentini -, ma la decisione dipende da molti fattori ancora imprecisi”.
 
Maria Sargentini ha anche partecipato ad un incontro pubblico con i cittadini del Giglio, presente il sindaco Sergio Ortelli, per fare il punto sulla situazione e rispondere alle domande. 
 
“Un atto dovuto di condivisione delle conoscenze e della situazione qual’é al momento con la popolazione isolana – ha affermato -. E’ essenziale che i cittadini del Giglio, così colpiti da questa vicenda, siano pienamente consapevoli degli sforzi che autorità e privati stanno compiendo per superare completamente questa situazione di crisi”