Il titolo dice tutto, questo è il racconto di un incontro, due “chiacchiere” con Pietro Sinisi, comandante della Costa Atlantica. (molto apprezzato dalle croceriste)
E’ stata indubbiamente un’esperienza diversa dalle ship visit alle quali siamo soliti partecipare. Conoscere personalmente il comandante di una (bellissima) nave da crociera non è cosa da tutti i giorni, sicuramente molte/i avrebbero voluto essere al mio posto…
L’incontro
Ad attenderci sotto nave c’era “l’attuale sindaco” di Costa Atlantica, il Comandante Pietro Sinisi, che, dopo le presentazioni, ci ha accompagnato personalmente, partendo con i controlli di rito per salire a bordo, per arrivare al suo ufficio, al Ponte 8.
Con noi c’erano anche due modelle, con fotografo e cameraman al seguito, che erano lì per un servizio fotografico, credo di lingerie, per una rivista, quindi poco dopo li abbiamo lasciati in una suite a lavorare (successivamente si sono trasferiti al caffè Florian).
Nell’ufficio del Comandante
L’ufficio del Comandante è proprio come si vede in alcune sue foto: spazioso e confortevole, ovviamente con accesso immediato al Ponte di Comando.
Siamo rimasti un po’ lì a chiacchierare, lui ha illustrato brevemente come funzionano alcune apparecchiature di bordo, ha spiegato le procedure e le manovre di attracco, e ha raccontato qualcosa della sua vita come uomo e non come comandante.
Per i più curiosi: è di Roma e tifa Roma, il lavoro gli occupa tutto il tempo, naviga per 4 mesi e poi ne ha 2 di riposo, dove corre dalla famiglia e fa a tempo pieno il papà per i suoi 2 figli. Appena ne ha l’occasione, si mantiene in forma andando a correre o facendo immersioni.
Un pò di curiosità
Tra le numerose domande gli ho chiesto se c’è un porto dove è più difficile manovrare, e lui mi ha risposto che non ne esiste uno in particolare, le difficoltà dipendono da tanti fattori messi insieme, come, per esempio, il vento: più la nave va piano, più la superficie fa da vela, quindi si devono calcolare le variabili di velocità per capire di quanto la nave potrebbe spostarsi per attraccare, e comportarsi di conseguenza.
Il tour
Dopo le domande, ci ha offerto qualcosa da bere, successivamente ci ha accompagnato per un breve tour in giro per la nave, facendoci vedere i vari ambienti, dalla zona spa, alla palestra, passando per il buffet, al ristorante club (molto raffinato con la scala a gradini trasparenti che, per chi non soffrisse di vertigini, permette di vedere giù, fino a 8 piani più sotto, la hall), il casino, la disco (che, nonostante fosse chiusa al pubblico, noi abbiamo potuto vederla…), il teatro (dove gli operai stavano allestendo una nuova scenografia).
Ci ha spiegato che, solitamente, questi grossi lavori vengono fatti sempre a Savona. Infatti, in giro per la nave c’erano molti operai che facevano piccole riparazioni o controllavano i vari impianti. Addirittura c’era un uomo che provava i tasti dei pianoforti!
I saluti
Purtroppo, per impegni lavorativi e familiari, ci ha dovuto lasciare verso mezzogiorno. A quel punto ci siamo diretti al ristorante Tiziano per il pranzo, aperto solo per pochi e non per i crocieristi, essendo il giorno di imbarco/sbarco, qui è dove abbiamo apprezzato la loro buona cucina.
Prima di sbarcare (entro le 15 dovevamo già essere a terra), il gruppo dei Pazzi si è recato nuovamente nell’ufficio del Comandante per salutarlo e ringraziarlo della giornata che ci ha fatto trascorrere a bordo, potendo così conoscere la sua consorte, in crociera lì con la famiglia per qualche giorno, e scambiando con lei alcune battute e impressioni sulla pagina facebook a lui dedicata.