Porto di Napoli…S.O.S burocrazia e menefreghismo

Il porto di Napoli, ultimamente non se la passa molto bene sembra che sia affetto da una strana forma di menefreghismo…è iniziata

una lenta agonia, purtroppo tanti sono i segnali di SOS che giungono in città, ma di soccorsi non vi è traccia…

Le alterne vicende di governo centrale hanno rimandato la nomina del presidente del porto di Napoli, così uno di più importanti porti del mediterraneo, per traffico merci, traffico passeggeri si trova ancora senza un presidente, in un momento molto delicato, poiché ci sono molti progetti in cantiere da far partire quanto prima per non perdere competitività rispetto ad altri porti, pronti ad offrire ponti d’oro pur di accaparrarsi approdi di navi da crociera, navi container e tutto l’indotto che vi gira attorno.

Nel paese in cui la burocrazia regna sovrana, per nominare il nuovo presidente dell’Autorità portuale, la procedura di nomina prevede che il ministro delle Infrastrutture chieda agli enti locali (Comune, Provincia e Camera di commercio) di indicare una terna di candidati.

Il ministro, una volta ricevuto l’elenco dei candidati, sceglie uno dei candidati e lo sottopone al presidente della Regione Campania  per la necessaria intesa. Questa procedura di nomina nasce nel 1994 e da allora non è cambiata.

Un primo SOS è stato lanciato, ma ancora non sono giunti i soccorsi…

Un importante compagnia crocieristica non italiana, ha fatto partire in città una ricca campagna pubblicitaria per informare tutti che dal prossimo mese di giugno sarà possibile imbarcarsi a bordo di una sua grande nave, per un itinerario alla scoperta del mediterraneo per la prima volta da Napoli (mi permetto di aggiungere che vista la fredda accoglienza, forse sarà pure l’ultima?), in occasione del primo scalo della loro nave, ha chiesto all’autorità portuale di organizzare il tradizionale “maiden call” tra le autorità locali, ricevendo dei non meglio precisati inviti a rimandare tale cerimonia data la situazione incerta nei piani alti, chissà come andrà a finire.

Un importante e storico operatore commerciale, ha deciso di far approdare le proprie navi lontano da Napoli (al suo posto, Salerno), si parla di qualcosa come 140 approdi all’anno, come dire quasi una nave ogni due giorni e mezzo, perché fanno sapere dalla compagnia, nel porto di Napoli ci sono dei problemi operativi legati ai fondali, dove le  unità in arrivo per alcune linee non possono più approdare a calata Porta di Massa ma devono optare per il vicino Bausan dove trovano un pescaggio adeguato ma non sempre l’ormeggio libero.Secondo SOS lanciato, tutti i presenti sono pregati di inviare soccorsi quanto prima…

I bene informati invece sostengono che dietro questo trasloco ci sia la possibilità per la compagnia di risparmiare molti soldi,
perchè a Napoli costa tutto più caro, dai canoni demaniali ai servizi tecnico-nautici, dai costi per gli approdi alla movimentazione delle merci. Non ci sarà da stupirsi se l’anno prossimo leggeremo un segno meno per:

  • 35 mila container,
  • 35 mila viaggi per gli autotrasportatori,
  • 140 movimenti dei piloti portuali
  • oltre al lavoro dei terminalisti,degli spedizionieri doganali, del personale d’agenzia

insomma, un giro di affari di almeno 10-15 milioni di euro l’anno persi!

SOS SOS SOS, accorrete al porto di Napoli siamo in emergenza totale…

 

In questi giorni l’Europa da il via libera al Grande Progetto del porto di Napoli. Direttamente da Bruxelles arriva l’OK a 19 progetti della Regione Campania, tra questi quello da 240+95 milioni di euro (infrastrutture portuali+ferrovie) per il porto di Napoli, più altri 150 circa dalla Regione per un totale di circa 500 milioni.

Approvato il progetto, ottenuti i soldi e il via libera definitivo della Commissione europea, c’è da fare tutto il resto, in una parola:
gli appalti Vi ricordo solo che per avere il via libera ed i soldi è trascorso quasi un anno, adesso per vedere le opere finite, dopo che saranno appaltate quanto tempo ci vorrà?