Lo scorso 16 giugno a Venezia Gioco Viaggi ha presentato ad un nutrito gruppo di agenti di viaggio uno dei suoi prodotti di punta dell’estate crocieristica 2013: Carnival Sunshine. Quest’ultima è un vero mito della storia della navigazione, infatti non è altro che la vecchia Carnival Destiny recentemente ristrutturata e ribattezzata.
Nei libri di storia marittima è ricordata come “la nave dei records” visto che quando è entrata in servizio ha battuto il longevo primato dimensionale nel campo delle navi passeggeri della prima Queen Elizabeth che era stata varata nel lontano 1938. Inoltre la “Destiny” è stata la prima nave al mondo a superare le 100.000 tonnellate di stazza lorda; con lei è iniziata l’era del gigantismo
navale in campo crocieristico.
Non possiamo poi dimenticare che è stata anche il prototipo di una lunga serie di navi realizzata da Fincantieri per i marchi Carnival Cruise Lines e Costa Crociere nei suoi stabilimenti di Monfalcone, Marghera e Sestri Ponente.
A ricordo della vecchia “Destiny” a bordo di “Sunshine” possiamo trovare esposta in una teca la sua vecchia campana che ricorderà a tutti i suoi passeggeri il prestigioso passato di questo scafo di Carnival Destiny/Sunshine è stata costruita dallo stabilimento
Fincantieri di Monfalcone (numero di costruzione 5941): è stata impostata il 30 gennaio 1995, varata il 15 novembre 1995 ed infine è stata consegnata all’armatore il 17 ottobre 1996.
Ora ha una stazza lorda di 102.853 tonnellate, è lunga fuori tutto 271,90 metri e larga al galleggiamento 35,42 metri. E’ in
grado di ospitare 3.764 passeggeri inclusi i letti extra (3.006 invece se calcoliamo la doppia occupazione per ogni cabina) e i suoi ospiti hanno a disposizione 13 ponti.
La sua centrale diesel, composta da 6 motori Sulzer, è in grado di generare una potenza di 63.360 kW, mentre i suoi due motori elettrici da 17,6 MW ciascuno la possono spingere ad una velocità massima di 22,5 nodi (41,67 km/h); invece quella di servizio è di 20 nodi (37,04 km/h).
“Sunshine” è stata recentemente ristrutturata da Fincantieri presso l’Arsenale Triestino San Marco secondo il piano “Fun Ship 2.0” con l’obbiettivo di adeguarla agli standards delle navi più recenti di Carnival Cruise Lines.
E’ stato il refitting più intensivo effettuato su una nave della compagnia numero uno nel campo delle crociere e per questo è stato deciso di cambiare il nome della nave visto che praticamente nell’area alberghiera tutto è nuovo a bordo.
Per il personale del bacino triestino è stata una vera sfida produttiva che è stata vinta non senza superare diverse difficoltà operative che un simile lavoro ha comportato.
Prima di tutto è stata montata sulla sovrastruttura a prua una nuova sezione prefabbricata (realizzata nel cantiere di Monfalcone) comprendente nuove cabine con balcone e poi sopra il ponte di comando sono state aggiunte delle nuove suites con vista panoramica che rappresentano il top delle sistemazioni di questa nave. Queste modifiche strutturali hanno così incrementato la stazza lorda della nave di 1.500 tonnellate.
Ma quello che stupisce di più è che tutto l’allestimento interno è stato rivisto dagli architetti di PSD che hanno lasciato davvero poco degli interni originali della vecchia “Destiny”. Cercheremo di riassumere così a grandi linee quello che è stato fatto.
A prua il grande teatro “Palladium” è stato ridotto di un ponte per far spazio a nuove cabine; il ristorante di mezza nave su due ponti è stato dimezzato ricavando al ponte quattro un corridoio ondulato con a lato un paio di locali già presenti sulla Carnival Breeze.
Il salone di poppa al ponte cinque è stato eliminato per far posto a nuove cabine; la piscina di poppa con copertura semovente è stata eliminata per far posto al ristorante italiano “Cucina del Capitano” e sopra al nuovo soffitto di questo locale è stato realizzato il parco acquatico “Waterworks”.
E’ stato eliminato il secondo ponte del buffet dove è stata creata una nuova area per bambini ed adolescenti; la spa è stata completamente rivista; al posto del vecchio toboga è stata realizzata una nuova piscina con una pittoresca cascata; infine all’ultimo ponte è stata realizzata l’area “Serenity” solo per adulti.
Ricordiamo poi che il programma “2.0” prevedeva l’aggiunta di una serie di stands enogastronomici tipici di tutte le ultime unità Carnival che hanno riscosso un grosso successo tra gli ospiti. Inoltre per quello che riguarda l’area tecnica della nave, a seguito dell’incidente successo alla Carnival Triumph, è stato deciso di rivedere anche l’impianto elettrico per evitare che si verifichino dei black-out a bordo come successo alla “sistership”.
Aggiungiamo infine che sono state sostituite quattro delle vecchie lance di salvataggio con un modello nuovo e più capiente per far fronte all’aumento dei passeggeri trasportati.
Per concludere possiamo dire che globalmente questi lavori hanno migliorato notevolmente la nave rendendola più confortevole e dotandola di tutti i “must” delle navi più recenti della flotta. L’allestimento interno è decisamente migliorato riprendendo uno stile che aveva già avuto un grosso riscontro tra gli ospiti della “Breeze”.
Esternamente però questi lavori hanno compromesso un po’ la bella linea che aveva la vecchia “Destiny”, soprattutto con l’aggiunta della sezione a prua; infine l’aggiunta di tante cabine che hanno incrementato la capacità totale dei passeggeri potrebbe causare dei problemi di sovraffollamento.