E’ stato consegnato a Castellammare di Stabia (Napoli) il pattugliatore “Luigi Dattilo”, la prima di due unità multiruolo commissionate a Fincantieri dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto per la Guardia Costiera italiana. L’unità gemella “Ubaldo Diciotti” è stata varata lo scorso luglio ed entrerà in servizio all’inizio del prossimo anno.
Alla sobria cerimonia, di carattere prettamente tecnico, erano presenti, tra gli altri, il Capo del IV Reparto Contramm. Franco G. Persenda, mentre per Fincantieri, Alessandro Concialini, Vice Direttore Mercato Italia e Gilberto Tobaldi, Direttore dello stabilimento stabiese.
La cerimonia ha avuto come elemento centrale l’alzata della Bandiera della Marina sul pennone del “Dattilo”.
La nave
Questa unità è concepita per operare in mare aperto anche in condizioni meteo-marine particolarmente avverse e sarà impiegata per operazioni di ricerca e salvataggio, antinquinamento, antincendio e attività di controllo dell’immigrazione clandestina. Può inoltre operare con funzioni di centro e comando di operazioni navali complesse.
Lunga 94 metri, larga 16, può raggiungere una velocità massima di circa 18 nodi, con un’autonomia di oltre 3000 miglia, per un dislocamento a pieno carico di circa 3600 tonnellate. Può ospitare a bordo un equipaggio di 38 persone, con possibilità di imbarcare ulteriori 12 tecnici e 60 naufraghi.
E’ inoltre dotata di quattro imbarcazioni veloci (gommoni a chiglia rigida) in grado di raggiungere i 35 nodi di velocità ed essere impiegate in diversi tipi di missione e interventi d’emergenza. Dispone infine di un ponte di volo per elicotteri di tipo AB212 o AW139.
L’unità è inoltre dotata di sofisticati sistemi di comando e controllo, di radar di ultima generazione in grado di poter scoprire e seguire eventuali macchie di inquinamento presenti sulla superficie del mare e dispone di un ampio portellone poppiero che consente l’accesso e il trasporto di automezzi sull’ampio ponte di lavoro.
Il vero punto di forza di questo pattugliatore è l’aspetto innovativo dell’impianto propulsivo di tipo ibrido, che prevede una propulsione ausiliaria diesel-elettrica da utilizzare per le basse e bassissime andature, necessarie quando si eseguono operazioni di vigilanza e controllo per tempi prolungati, altrimenti impossibili da realizzare con la tradizionale propulsione.
L’unità risponderà ai più avanzati requisiti certificati dal Registro Italiano Navale (RINA) e dal team tecnico del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.