I transatlantici sono stati il motore del ‘900, iniziando a rendere sempre più piccolo il mondo. Queste meraviglie d’acciaio e cilindri esprimevano appieno l’uomo del XX secolo: la potenza dell’ingegno umano unito alla necessità di muoversi da una parte all’altra dell’Oceano in tempi brevi nel massimo lusso.
Questa idea è rappresentata appieno da uno dei migliori risultati ingegneresti che la storia ricordi: il REX. Se alcuni transatlantici sono passati alla ribalta delle cronache per il loro triste destino, altri sono rimasti indelebili per quanto fossero anacronistici per l’epoca.
Ecco, anacronistico è la parola giusta per descrivere il Rex, una nave assolutamente “aliena”, degna erede della cultura rinascimentale italiana. Non a caso, al suo primo approdo nel porto di New York accorsero oltre 45000 persone per visitare ed acclamare quella meraviglia che suoi fumaioli portava il nostro tricolore.
Per la prima volta il servizio e la qualità di bordo si innalza ad uno standard paragonabile quasi come le moderne navi da crociera e allo stesso tempo la traversata atlantica quasi si dimezza nella sua percorrenza.
268 metri di ingegneria italiana che nell’agosto del 1933, agli ordini del Comandante Tarabotto, sfrecciarono sull’Atlantico all’incredibile velocità di 29,92 nodi, vincendo così il Nastro Azzurro e battendo ogni previsione.
Allo stesso tempo, a bordo era presente tutto quello che troviamo a bordo delle navi da crociera del 2000: aria condizionata, enormi lidi piscina con tanto di sabbia vera, palestre, le prime lampade abbronzanti, ascensori, il telefono per la prima volta a bordo di una nave e enormi saloni per i passeggeri di tutte le classi.
Per scoprire tutto sul Rex, avete modo ancora fino al 12 ottobre di visitare la mostra “REX: il mito e la memoria” allestita presso il Palazzo San Giorgio di Genova.
Vi accoglierà un’atmosfera buia davvero scenografica che vi farà tuffare nel passato di oltre 90 anni. Ad accogliervi, una gigantesca fiancata della nave dove potrete vedere foto dell’epoca prima di immergervi nella vasta esposizione curata dai grandi storici navali Paolo Piccione e Maurizio Eliseo.
Qui troverete documenti, immagini e modelli studiati nei minimi dettagli ma anche gli enormi caratteri in acciaio del nome posti originariamente sulla poppa del transatlantico ed il mitico trofeo del Nastro Azzurro. Per concluder il percorso, un lungo video vi emozionerà con i filmati originali dell’epoca e vi spiegherà la nave nei minimi dettagli.
Queste foto sono state realizzate da Pazzo per il Mare per farvi venire voglia di vedere l’esposizione ma anche permettervi di osservare la collezione nel caso non possiate muovervi sino a Genova…