Concordia. Tutti i cassoni sono ora in posizione. Partono i test di tutti i sistemi in vista del rigalleggiamento.
“La robustezza dello scafo è ancora sufficiente a questo trasferimento” ha affermato il professor Roberto Balestrieri, docente di ‘Sicurezza delle navi’ all’università Parthenope di Napoli, circa il traino della Concordia nel porto dove sarà smantellata.
Si, perché dopo la fumata nera del porto turco e di Piombino che attualmente non è ancora in grado di ricevere la nave, la Costa Concordia andrà a Genova, la città e il suo porto sono state scelte e confermate nelle ultime ore come sito finale di demolizione.
E’ stata completata l’installazione sul lato sinistro del relitto dell’ultimo cassone mancante, il P1.Ora, in attesa dell’autorizzazione da parte dell’Osservatorio di Monitoraggio, i tecnici potranno avviare la fase di test dei sistemi in vista del rigalleggiamento della Concordia.
“Con l’installazione dell’ultimo cassone inizia il conto alla rovescia per il rigalleggiamento e la definitiva partenza della Concordia dall’Isola del Giglio” afferma Michael Thamm, Amministratore delegato di Costa Crociere. “Ora, tutte le nostre energie sono impegnate nel concludere con successo questa sfida ingegneristica senza precedenti e rispettare un impegno preciso: rimuovere il relitto della Concordia il prima possibile, nel massimo rispetto dell’ambiente e della sicurezza”.
Operazione rigalleggiamento Concordia: Attualmente sono 30 i cassoni installati su entrambe le fiancate del relitto. Quando si darà il via all’operazione di rigalleggiamento, verranno progressivamente svuotati dall’acqua di zavorra per mezzo di un sistema pneumatico, fornendo così la spinta necessaria a fare rigalleggiare lo scafo. Terminata l’operazione, la parte del relitto che rimarrà sommersa sarà di circa 18,5 m. A quel punto la Concordia potrà lasciare l’Isola del Giglio alla volta di Genova, dove sarà avviata a smaltimento e riciclo.
Costa Concordia: quando partirà dall’isola del Giglio? Secondo le buone previsioni meteo-marine, la Concordia potrà ripartire dal Giglio il 20 luglio, trainata da due grandi rimorchiatori e scortata in totale da almeno una decina di mezzi, si uniranno a loro anche il team di Greenpeace.
La rotta verso Genova: L’ultimo viaggio della Concordia sarà di 200 miglia nautiche, 370 chilometri e durerà cinque giorni ad una velocità media di 2,5 miglia l’ora, condizioni meteo-marine permettendo.
La rotta studiata prevede che la Concordia venga trainata ad est fino a 5 km dall’isola per poi piegare a sud passando a 10 km da Giannutri e successivamente dirigere verso la Corsica, un tratto lungo circa 100 km che passa 15 km a sud di Montecristo. A 25 km dalle coste dell’isola francese la Concordia virerà a nord trovandosi Bastia a 30 km ad ovest e, ad est, Capraia a 10 km, Pianosa a 20 e l’Elba a 25. All’altezza dell’isola di Capraia i rimorchiatori metteranno la prua a nord-ovest per raggiungere Genova.
Una volta arrivata a Genova: si fermerà lungo la diga foranea del terminal Vte, davanti alle case di Voltri, dove sarà presa in consegna dai “camalli” del porto per le operazioni di “stripping”, vale a dire la rimozione di tutti gli arredi e del materiale non ferroso. Poi la nave si sposterà nel porto vecchio, a Sampierdarena, prima alla banchina ex superbacino, dove verranno tolti i ponti più alti, poi al bacino di carenaggio numero 4 per la demolizione finale.