GGiornata atipica quella di sabato 14 marzo 2015 per la città di Taranto, sede dello storico Arsenale della Marina Militare Italiana.
Importante polo per le sue infrastrutture, per i suoi impianti, mezzi ed attrezzature di lavoro in dotazione esso fa parte dell’area Tecnica-Industriale della Difesa.
All’interno dell’Arsenale Militare Marittimo vengono effettuati periodici lavori per assicurare il supporto e l’efficienza delle Unità Navali, secondo un programma annuale di soste proposto dallo Stato Maggiore.
Atipica perché una volta chiuso il ponte girevole emblema della città tarantina transiterà in uscita dal Mar Piccolo la nave traghetto Dimonios di Tirrenia Cin e non una solita nave militare.
Il traghetto è entrato nel bacino in muratura “E. Ferrati” dell’Arsenale Militare Marittimo lo scorso 3 marzo ed è stata sottoposta ad una serie di lavori tra cui quelli di carenaggio eseguiti anche questa volta grazie alla stretta sinergia instauratasi tra l’Arsenale, Confindustria e l’indotto navalmeccanico di Taranto.
Il “Dimonios” è l’ottava nave mercantile messa a secco nei bacini di carenaggio dello Stabilimento di lavoro tarantino, ed è tra le più considerevoli unità tra quelle militari e commerciali ad essere mai stata ospitata nei bacini in muratura dell’Arsenale tarantino.
In periodi di come quello attuale dove i fondi destinati alla manutenzione militare sono diminuiti, l’Arsenale Militare Marittimo di Taranto ha avviato già dallo scorso anno, una politica di uso duale delle proprie strutture ed in particolare dei bacini di carenaggio, destinandole anche alla manutenzione di navi mercantili con l’obbiettivo di autofinanziarsi sostenendo l’industria navalmeccanica e portuale della città.