E’ partito con grande entusiasmo anche a Civitavecchia il progetto Pasto Buono, finalizzato al recupero delle eccedenze alimentari, firmato da Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione e Qui Foundation, la Onlus di QuiGroup dedicata all’impegno sociale e alla solidarietà. L’iniziativa prevede che tutti i pasti invenduti e perfettamente conservati a bordo delle navi Tirrenia siano donati alle famiglie e alle persone bisognose, che si rivolgono alla Comunità di Sant’Egidio e alla parrocchia locale.
I ritiri delle eccedenze alimentari vengono effettuati presso il porto tre volte la settimana – martedì giovedì e sabato – e affidati al personale di Qui Foundation che provvede poi alla distribuzione. Una vera e propria sfida lanciata contro le diseguaglianze e lo spreco alimentare, che già nei primi giorni di attività a Civitavecchia registra una media di oltre 100 pasti alla settimana distribuiti.
“La rete di Pasto Buono vuole essere un reale aiuto per tutte le persone e le famiglie del territorio che, nell’attuale crisi economica, sempre più spesso sono costrette a rivolgersi a strutture organizzate per ricevere pasti gratuiti”- spiega Gregorio Fogliani, Presidente di Qui Group e della Onlus Qui Foundation. “Siamo contenti di essere sbarcati anche a Civitavecchia con l’iniziativa Pasto Buono, ulteriore segnale di una collaborazione affiatata che nasce quasi un anno fa con l’obiettivo chiaro e preciso di trasformare gli sprechi alimentari in opportunità di aiuto a chi è in difficoltà”- precisa Ettore Morace, Presidente di Compagnia Italiana di Navigazione.
L’accordo tra Tirrenia e Qui Foundation, finalizzato a unire gli sforzi e promuovere la solidarietà sul territorio, è partito infatti in Sardegna, a Cagliari, a giugno 2014. Oggi la collaborazione, oltre che a Civitavecchia, è attiva anche a Genova e Napoli e si estenderà presto anche negli altri porti di partenza della Compagnia di Navigazione. Pasto Buono nasce nel 2007 sostenuto da QUI!Group tramite la sua onlus Qui Foundation.
Ogni giorno i volontari delle Onlus, Caritas e associazioni territoriali con cui collabora “Pasto Buono”, ritirano il cibo sano e invenduto presso ristoranti, self service, pasticcerie, bar, tavole calde e altri esercizi food, salvandolo dalla spazzatura e trasformandolo in risorse per chi ne ha più bisogno. Nel 2014 Pasto Buono ha recuperato e donato quasi 200 mila pasti in diverse città italiane, che vanno ad aggiungersi ai 500 mila pasti donati negli scorsi anni. Ma c’è di più: si stima che, se tutti i pubblici esercizi (350 mila in Italia) donassero a fine giornata il cibo invenduto, con una media di 22 pasti invenduti al giorno (fra self-service, gastronomie e bar), si potrebbero distribuire oltre 7 milioni di pasti quotidianamente.
In attesa dell’avvio dell’Expo di Milano, in prima linea sui temi della nutrizione e della sana alimentazione, ben vengano dunque iniziative di grande impatto sociale come questa.