Affascinati dalla nave, dai suoi ponti, dai suoi rumori e suoni, a volte capita di chiedersi come nasca una così imponente struttura… E a cosa serva quella ciminiera gigante che usiamo come sfondo dei selfie!
Ecco qualche risposta.
Il fumaiolo è, in nautica, un collettore e via di fuga per i gas di combustione e i fumi del motore.
In modo affine ai camini, i fumaioli sono generalmente posti alla sommità delle strutture navali e convogliano i gas di scarico con condotti elaborati o semplici facendoli uscire dalla nave stessa, approfittando della naturale tendenza dei gas caldi ad andare verso l’alto.
Quasi sempre i fumaioli sono sfruttati anche come segno di riconoscimento delle compagnie di navigazione, che utilizzano i colori d’immagine della compagnia e imprimono qui il loro stemma, rendendolo immediatamente visibile anche da grandi distanze.
A volte anche la forma viene adattata alle scelte della compagnia, come avviene ad esempio per le navi Carnival. Il celebre fumaiolo a forma di coda di balena venne progettato nel 1981 da Joseph Farcus, ispirato da quello del transatlantico SS France che aveva la caratteristica di espellere fumi di scarico da due parti sporgenti ai lati del fumaiolo, invece che dalla parte superiore.
Il Titanic possedeva 4 fumaioli, ma in molte immagini che lo rappresentano appare un’anomalia.
Il quarto fumaiolo, infatti, ebbe una funzione principalmemte estetica; collegato alle cucine e non alle caldaie, la sua sola utilità fu quella di condotto di ventilazione. Non avrebbe mai potuto espellere fumi neri come gli altri 3.
In diverse rappresentazioni però, vediamo il fumo fuoriuscire indifferentemente da tutte le ciminiere.
Il motivo di questa scelta strutturale e delle conseguenti immagini anomale, era di tipo promozionale: 4 fumaioli attivi conferivano al transatlantico un’immagine di grande potenza.
Una particolare tipologia di fumaiolo è chiamata “abbattibile”: si tratta di una ciminiera che, da verticale, può essere reclinata fino alla posizione orizzontale. Veniva di solito utilizzata a bordo delle navi portaerei di prima generazione, sulle quali tutti i “fuoribordo” venivano abbattuti per non disturbare i velivoli nelle fasi di decollo e appontaggio.
In un cantiere, le fasi principali di costruzione di una nave sono 3:
• la preparazione dei singoli componenti e il loro collegamento a terra
• la congiunzione di tutte le prime parti, che avviene in bacino
• l’allestimento delle diverse aree
Per queste fasi occorrono almeno 20 mesi.
Per una nave come Costa Diadema ci sono voluti 2 anni di montaggio della struttura e un anno per gli allestimenti degli spazi.
Per ridurre i costi della costruzione di una nave, la cosa migliore è ottimizzare la prima fase, ovvero quella della preparazione dei componenti a terra. Ma ciò può essere molto rischioso: più i blocchi assemblati a terra sono grandi, maggiore sarà il costo della modifica qualora in bacino non combaciassero come dovrebbero.