Oggi primo settembre, quel che resta della Costa Concordia inizierà l’ultimo viaggio in direzione dell’area delle riparazioni navali, lasciando così l’area dell’ex superbacino del porto di Genova.
Nell’ultimo sito avverà l’ultima fase che porteranno al completo smaltimento dello scafo, ultimando così la demolizione.
Come riportato dal quotidiano ligure Il Secolo XIX: la Concordia percorrerà le ultime 1,8 miglia in mare.
L’intera operazione sarà coordinata dal consorzio Ship Recycling, costituito da Saipem (51%) e San Giorgio del Porto (49%), al quale è stato affidato nelle fasi iniziali l’intero smantellamento della nave da crociera.
«I tempi sono stati più o meno rispettati – spiega Ferdinando Garré, Ad di San Giorgio del Porto – e tra circa sei mesi della Costa Concordia non rimarrà più nulla. Siamo soddisfatti del lavoro fatto fino a questo momento, soprattutto se consideriamo che stiamo parlando di un’attività tutt’altro che semplice, che è stata sempre portata avanti secondo le linee guida che avevamo previsto». La commessa per la demolizione della nave è valsa al consorzio Ship Recycling 80 milioni di euro. Nelle varie fasi il personale impiegato è variato fra le 100 e le 250 persone, mentre sono 50mila le tonnellate di acciaio e metalli che sono stati trattati.