Crociere Italia: meno crocieristi nel 2017, previsioni e dati 2016

10,99 milioni di passeggeri movimentati (-3,6% sulle stime 2016) e 4.754 toccate nave (-4,8%), una flessione che interrompe il biennio 2015-2016 di crescita consecutiva e che segna una nuova variazione negativa così come accadde nel 2014 e nel 2012.

Queste le previsioni relative al traffico crocieristico 2017 formulate da Risposte Turismo e contenute nella nuova edizione di Italian Cruise Watch, l’ampio rapporto di ricerca presentato oggi da Francesco di Cesare – Presidente di Risposte Turismo – in apertura della sesta edizione di Italian Cruise Day e consegnato a tutti i partecipanti all’evento.

I dati sono il frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 30 porti crocieristici italiani rappresentativi del 97% del traffico nazionale in movimento passeggeri, scali che salgono a 34 per le toccate nave (88% di rappresentatività sul totale Italia).

Civitavecchia si confermerà al primo posto nazionale nel 2017, ancorché in calo rispetto alle stime del 2016, seguita da Venezia, che dovrebbe registrare il traffico più basso degli ultimi 9 anni. Napoli, storicamente terzo porto italiano, vedrà insediata nel 2017 la sua posizione da Genova e Savona.

tabella_traffico2017Con riferimento al 2016, il report di ricerca evidenzia la presenza di ben 5 scali nazionali nella classifica previsionale dei passeggeri movimentati nei primi 10 porti del Mediterraneo, a dimostrazione della centralità del nostro Paese nel turismo crocieristico dell’area. L’intera Italia rappresenta, secondo le elaborazioni di Risposte Turismo, il 37,9% dei passeggeri e 29,5% degli accosti nell’intero Mediterraneo.

Più in particolare, con 2,3 milioni di passeggeri movimentati Civitavecchia si collocherà a fine anno al secondo posto alle spalle di Barcellona (2,6 milioni). Al 4° posto Venezia (1,6 milioni), al 6° Napoli (1,33 milioni), all’8° Genova (poco oltre il milione) e al 9° Savona (980 mila).

Italian Cruise Watch ha inoltre analizzato anche quest’anno altri aspetti del comparto crocieristico. Per quanto riguarda le infrastrutture portuali si evidenzia, nel periodo 2006-2016, una crescita costante della modalità di ormeggio in banchina e in rada dovuta all’aumento del numero di navi presenti in contemporanea negli scali crocieristici, trend destinato a crescere anche nel 2017.

grafico_italia2007-2017Secondo il report di ricerca di Risposte Turismo nel triennio 2014-2016 i principali porti crocieristici nazionali hanno investito nelle infrastrutture dedicate alla crocieristica oltre 7 miliardi di euro e sono in programma investimenti di pari valore anche per il prossimo triennio.

Con riferimento all’analisi degli itinerari e degli scali scelti dalle compagnie, a fine 2016 Civitavecchia si confermerà il porto individuato come destinazione dal maggior numero di compagnie di crociera che fanno scalo nel nostro Paese (circa due terzi), seguito da Venezia e da Napoli.

La compagnia che, nell’anno in corso, ha fatto scalo nel maggior numero di porti (24) è stata Oceania Cruises, seguita da Silversea Cruises (23) e Costa Crociere (21).

In merito alle stime 2016 e alle previsioni 2017 relative all’andamento del fatturato degli agenti di viaggio che operano in Italia generato dal solo prodotto crociera, l’edizione di Italian Cruise Watch presentata questa mattina alla Spezia mostra, per il terzo anno consecutivo, segnali di ottimismo, a dimostrazione dell’importanza del comparto all’interno della macroindustria crocieristica.

Circa l’81% degli intervistati stima infatti a fine anno una stabilità o un incremento del proprio giro di affari generato dal solo prodotto crociera, percentuale che, nelle previsioni 2017, sale di circa 9 punti, attestandosi al 90,6%.

È da notare come, rispetto all’anno in corso, per il 2017 sia attesa una diminuzione della percentuale degli agenti di viaggio che prevedono un calo (9,4% contro il 18,8%) e una crescita di chi, invece, stima un aumento del proprio giro d’affari generato dal solo prodotto crociera (52,1% contro il 45,8%).

Per quanto riguarda l’evoluzione della clientela, il report evidenzia un trend di crescita per il triennio 2015-2017 per quanto riguarda la quota sia di clienti under 30 sia di clienti alla prima crociera.

Italian Cruise Watch contiene anche quest’anno un approfondimento monografico, dedicato in questa edizione alla portualità crocieristica minore in Italia, intendendo per essa i numerosi scali che hanno accolto, nel 2015, meno di 50.000 passeggeri.

Più in particolare, dall’analisi emerge come, a dispetto di un’incidenza molto contenuta sul totale del traffico crocieristico nazionale (con 422 mila crocieristi movimentati è un peso pari a circa il 4%), gli scali considerati nell’indagine (39) abbiano registrato oltre 1.000 toccate nave complessive in Italia (il 21% su scala nazionale).

Il report mostra inoltre come la movimentazione passeggeri in tali porti abbia una stagionalità più accentuata rispetto alla media nazionale, concentrandosi tra i mesi di aprile e novembre con un picco a luglio.

Dall’approfondimento emerge un’ampia varietà di realtà distribuite su tutto il territorio nazionale: alcune si sono appena affacciate alla crocieristica mentre altre da oltre vent’anni accolgono navi da crociera. Seppur meno note dei grandi porti nazionali, sono punti di accesso e scoperta del nostro territorio dal mare che vedono diversi soggetti a vario titolo impegnati nell’accoglienza di navi e passeggeri. Operatori e comunità locali sono generalmente a favore di tale fenomeno, le cui reali aspettative di sviluppo andrebbero però più saldamente legate alle decisioni sugli investimenti in una logica di vantaggioso rapporto tra costi e benefici.