I primi mesi del 2017 saranno ricordati per i tanti cambi nomi di navi traghetto, incuranti della cattiva sorte. Questa volta, secondo l’inesauribile Radio Banchina a cambiare nome saranno ben 3 traghetti della flotta GNV, o meglio navi appartenenti alla flotta traghetti SNAV da tempo con le fiancate in livrea GNV, dopo la fusione aziendale.
La prima nave a cambiare nome sarà il traghetto SNAV LAZIO, a breve sarà ribattezzato GNV ATLAS. Da qui a poco sarà seguito dalla nave gemella SNAV SARDEGNA che sarà rinominata GNV CRISTAL ed infine sarà la volta della nave SNAV TOSCANA a diventare un GNV AZZURRA. I soliti superstiziosi fanno presente come, per i marinai, cambiare il nome alle navi porti sfortuna. Secondo antiche credenze marittime cambiare nome ad una nave porta sfortuna, perché?
Leggenda N1-Ogni nave ha un anima incarnata nel nome, che viene inserito in un libro appartenente agli dei del mare, consentendo loro di riconoscerla ovunque navighi.
Leggenda N2-Cambiare nome ad una nave inganna i marinai esperti che di questa ne conoscono pregi e difetti, i quali magari si imbarcano , ignari, su una di una nave che ha rischiato di affondare più volte.
Leggenda N3-L’ultima doga o la polena (è una decorazione lignea, spesso di figura femminile o di animale, che si trovava sulla prua delle navi dal XVI al XIX secolo), battezzata in chiesa con il nome dato, doveva essere l’unica donna a bordo. Cambiando nome alla nave, per gelosia avrebbe potuto far colarla a picco.
Rimedi contro la sfortuna legata al cambio nome:
1)Si narra che ogni nave abbia un serpente (la sua scia) che la segue perennemente. Per ribattezzare una nave senza attirarsi le ire di Nettuno, bisognerà uccidere il serpente, tagliandolo (almeno) tre volte. Il giorno del battesimo si dovrà uscire in mare accompagnati da una nave amica e dimostrare alle divinità del mare che la storia della nave si interrompe, per ricominciare con una nuova sequenza di vita.
2)Dopo aver ubriacato il proprio serpente versando da poppa del vino, una barca amica dovrà tagliare la nostra scia, quanto più vicino possibile alla nostra poppa, per almeno tre volte, per essere così sicuro di aver ucciso il serpente. A questo punto sarà possibile ribattezzare la barca, dopo aver invocato le divinità del mare, bisognerà pronunciare un rituale.
Considerando che in questi primi mesi del 2017, sono in tante le navi ad aver cambiato nome, sicuramente per gli armatori senza ombra di dubbio non c’è spazio per la superstizione oppure in privato hanno fatto i dovuti scongiuri!