Mare agitato in Catalogna, in questi giorni si sono registrate numerose manifestazioni e qualche arresto eccellente sul tema caldo, il referendum per l’indipendenza della regione spagnola. Il governo spagnolo ha inviato un numeroso contingente di forze d’ordine nella città di Barcellona, centro pulsante degli ultimi giorni di cortei. Sono previste nuove manifestazioni e proteste almeno fino al 1 ottobre, giorno in cui è in programma il referendum di indipendenza dichiarato “illegale” da Madrid.
Dove accogliere il contingente militare giunto a Barcellona? A bordo di 3 traghetti italiani, noleggiati per l’occasione ed in tutta fretta dal governo di Madrid.
Sono due le unità della compagnia GNV che fungeranno da hotel per i militari, si tratta del traghetto GNV Azzurra (ex snav toscana) ormeggiato nel porto della città di Tarragona, e della nave Rhapsody (Ex Napoleon) ormeggiato nel porto di Barcellona.
Il terzo traghetto italiano è il Moby Dada, in grado di ospitare oltre i 1000 passeggeri , della compagnia Moby anch’esso ormeggiato nel porto di Barcellona. Sembra che il Moby Dada dovesse attraccare nel porto di Palamòs, città distante circa 100 km da Barcellona, ma causa diniego è poi giunta nella città di Gaudì.
Tutti e tre i traghetti hanno il permesso di restare in porto fino al giorno 5 ottobre 2017.
In pochissimo tempo le tre unità hanno lasciato le loro abituali rotte, per dirigere con tutta fretta la prua verso la città di Barcellona, dove svolgeranno un noleggio con servizio alberghiero per i militari.
In casa GNV, ci sono diverse navi della flotta che cercano di coprire le tratte carenti navigando in lungo ed in largo nel Tirreno, alcuni passeggeri sono stati riprotetti su altre compagnie per alcuni giorni sulla Napoli-Palermo e Genova-Porto Torres.
In casa Moby, le corse programmate del Dada sulla rotta internazionale Nizza-Bastia sono state sostituite parzialmente attraverso lo spostamento del Vincent sulla rotta internazionale, con il debutto del rinnovato Moby Niki sulla tratta Livorno-Bastia. Sicuramente qualche passeggero non sarà del tutto contento di ritrovarsi su di una unità più piccola e con meno servizi rispetto alla grande Dada.
Evidentemente agli armatori sarà stato offerto un ottimo compenso giornaliero dal governo di Madrid, per lasciare immediatamente scoperte o carenti le loro linee abituali, incuranti degli eventuali reclami da parte dei passeggeri poco contenti di essere riprotetti o peggio ancora trovarsi su navi totalmente diverse da quelle che avevano prenotato.