Mancano solo poche settimane alla consegna ufficiale di Symphony of the Seas a Royal Caribbean International. Il prossimo 23 marzo è la data prescelta per il cambio di bandiera; sarà un giorno non qualunque nella storia della navigazione visto che questo nuovo gigante batterà tutti i record dimensionali in campo crocieristico.
Nei giorni scorsi abbiamo varcato i cancelli di STX France, probabilmente per l’ultima volta sotto queste insegne (infatti a breve prenderà vita la nuova società del gruppo Fincantieri), per scoprire in anteprima questo gigante dei mari.
Le mie prime impressioni? Vedere dal vivo “Symphony” mi ha fatto sentire un po’ parte della storia navale, perché non si tratta di una nave da crociera come le altre, ma di un’imbarcazione che sarà ricordata nei libri e sarà materia di studio delle generazioni future.Con le sue 228.081 tonnellate di stazza lorda sarà la nave dei records, ma dimensioni a parte cosa c’è dietro? Un prodotto tecnologico all’avanguardia, l’oggetto mobile più grande che l’ingegno umano abbia saputo concepire. Ma non bastano i record a fare di una nave il luogo di vacanza ideale, l’importante è ciò che si offre ai passeggeri che decideranno di trascorrevi del tempo a bordo. Ecco, in questo nessuna nave come in “Symphony” (e anche la sorella “Harmony”) potrà stupire l’ospite. Royal Caribbean si è superata ideando un mix tra le navi della classe “Oasis” e le avveniristiche navi di classe “Quantum”. Quindi la nuova ammiraglia sarà in grado di proporre il meglio delle navi di più successo di questo brand.
Diversi anni fa lo slogan delle navi Royal era “like no vacation on Earth”: questo concetto si potrebbe benissimo riproporre per questa grande nave, lei stessa destinazione principale della vacanza dove l’itinerario va in secondo piano tante sono le cose che si possono fare a bordo.
Ma cosa differenzia questa nave dalle altre? A mio parere tecnico la sua larghezza ha permesso ai suoi progettisti di studiare delle soluzioni architettoniche uniche. Infatti questa è una nave che si può dire “rivolta verso il suo interno” e non al mare: sono stati creati tre grandi aree nel mezzo della nave su cui si concentra la vita di bordo e su cui si affacciano i principali locali e le cabine interne.A centro nave si trova la Royal Promenade, alta tre ponti, cuore della vita notturna sul cui soffitto troviamo dei lucernai da cui filtra la luce naturale proveniente dal Central Park. Quest’ultimo è l’ambiente più incredibile mai realizzato su una nave da crociera: oltre 12.000 piante vere permettono di passeggiare in un parco navigante su cui si affacciano diversi locali di ristorazione e negozi.Come abbiamo visto sui suoi fianchi troviamo tutti i balconi delle cabine che hanno la vista su quest’aerea aperta verso l’alto. Infatti i quattro lidi delle piscine si trovano esattamente sopra spostati sui lati di destra e sinistra permettendo così una grande apertura nella sovrastruttura. Infine a poppa si trova un’altra “via” che termina con l’Aquatheater, un grande anfiteatro che di giorno è dedicato alla balneazione e alla sera si trasforma in arena per affascinanti spettacoli acquatici realizzati nella sua profonda piscina. Gli spazi sono talmente ampi (e quindi non si hai mai la percezione di sovraffollamento) che le navi di questa classe sono divise in sette quartieri tematici, proprio come una piccola città navigante da quasi 9.000 persone.
Rispetto alla sorella “Harmony” la costruzione B34 si differenzia per l’aggiunta di un secondo ristorante sopra il bistrò del solarium e di 28 cabine all’estrema poppa. Queste differenze hanno permesso di incrementare la stazza lorda battendo il record dimensionale della precedente nave.
Rispetto alle prime due navi di classe “Oasis” di nascita finlandese, l’intero progetto delle due navi “francesi” è stato rivisto per renderlo conferme alla normativa “Safe return to port”; inoltre le navi sono state dotate di scrubbers di serie che le rendono più ecocompatibili, senza dimenticare che l’aggiornamento tecnologico ha permesso d’incrementare l’energy saving di questi cruise-liner che consumano il 20% in meno a pari prestazione nautiche delle sorelle.
Le tecniche costruttive dello stabilimento di Saint Nazaire sono le stesse dei nostri cantieri, soltanto che per volumi maggiori si utilizzano spazi ed impianti di capacità superiore, come ad esempio la nuova gru a cavalletto da 1.450 tonnellate che ha permesso la costruzione di questo gigante in meno di 90 sezioni di montaggio preallestite. Poi il lavoro a bordo è stato sempre lo stesso, dall’allestimento alberghiero all’imbarco delle cabine prefabbricate. Un know how molto complesso che poche grandi industrie europee possiedono.
Giovedì scorso il gigante ha lasciato il cantiere per le uniche prove in mare programmate. Infatti inizialmente si prevedeva di effettuare due sessioni, prima le “preliminari” e poi quelle “ufficiali”. Ma a causa delle avverse condizioni meteo, il mese scorso sono state annullate le prime ed è stato subito svuotato il bacino “C” per effettuare le operazioni di carenaggio, prima di quest’unico test che raggruppa entrambe.
Il 24 marzo “Symphony” lascerà definitivamente l’estuario della Loria per raggiungere il Mediterraneo dove effettuerà la sua stagione inaugurale.
Anche l’Italia sarà protagonista di questo evento, visto che il “gigante” toccherà regolarmente La Spezia e Napoli, ma soprattutto Civitavecchia dove effettuerà anche l’home porting (a partire da giugno): si tratta quindi di un occasione unica per i crocieristi italiani per provarla prima che si trasferisca in autunno nei Caraibi. Palma de Majorca, Barcellona (home port principale) e Marsiglia saranno gli altri porti che avranno il privilegio di accogliere questa nave; quindi la programmazione settimanale prevede sei scali tra Italia, Spagna e Francia con un giorno intero di navigazione per potersi godere la vita di bordo che solo una nave Symphony of the Seas ti può dare.