Dopo una lunga traversata atlantica, Costa Magica finalmente ha un porto sicuro dove il solo equipaggio rimasto a bordo, potrà sbarcare e fare rientro alle proprie case: Ancona.
Con la diffusione a livello mondiale del pericoloso coronavirus, tutte le navi da crociera al mondo hanno terminano le loro operazioni e si sono fermate presso il porto più vicino, i passeggeri sono stati accompagnati a casa e parte degli equipaggi ha fatto rientro a casa.
Gli altri sono rimasti a bordo e hanno riportato le navi nei porti di appartenenza, talvolta dopo settimane di navigazione. (Costa Luminosa, Costa Diadema, Costa Pacifica, Costa Victoria, Costa Deliziosa)
Costa Magica è attesa nel porto di Ancona il prossimo 28 aprile, dopo i rituali controlli medici, l’equipaggio (circa 600 ) sarà fatto sbarcare con condizioni e percorsi di massima sicurezza sanitaria, per raggiungere le proprie destinazioni di residenza in serenità.
Per una volta il buon senso ha vinto su qualsiasi pregiudizio o fake news, grazie alla sinergia tra Costa Crociere-Regione Marche-Comune di Ancona- Capitaneria di Porto-Autorità portuale- Medico del porto tutte le operazioni di accoglimento e sbarco sono state già state programmate. Non ci sarà nessun rischio sanitario per la cittadinanza, chi sbarcherà lo farà dopo gli esiti dei tamponi cui sarà sottoposto, la compagnia Costa Crociere si occuperà di tutto, costi compresi.
Secondo le ultime news, a bordo di Costa Magica sarebbero circa 100 le persone positive al coronavirus, constate attraverso un cosiddetto “Quick test”, un test rapido la cui affidabilità è tutt’altro che assoluta.
Per fortuna nessun membro dell’equipaggio è in gravi condizioni o bisognoso di cure ospedaliere, inoltre il Sindaco di Ancona ha manifestato tutta la sua disponibilità in caso di bisogno a ricoverare i malcapitati nelle strutture cittadine, per fortuna non più sotto pressione.
Per una volta, niente polemiche sterili ma solo solidarietà e disponibilità nei confronti di marittimi e nave italiana, notizie che avremmo voluto apprendere anche da altre città nazionali.
Anche i marittimi sono esseri umani, anche i marittimi devono riabbracciare i propri cari, anche i marittimi se necessario devono ricevere assistenza sanitaria come tutti gli altri cittadini. Ora è il momento di essere uniti e di far vincere il buon senso, accogliamo i nostri marittimi, che prima di tutto sono essere umani come noi.