SEMPRE PIU’GAS PER BALEARIA

Prosegue nonostante l’aumento della materia prima LNG, la conversione della flotta Baleària all’impiego del combustibile fossile più pulito.

In questi giorni presso il cantiere portoghese West Sea stanno per essere ultimati i lavori di istallazione di serbatoi per lo stoccaggio del gas naturale liquefatto a bordo della nave ro-ro pax Hedy Lamarr. I lavori sono in corso di svolgimento presso il cantiere navale West Sea situato a Viana do Castelo, nel nord del Portogallo, non è la prima volta che effettua questo tipo di conversione, con questo saranno tre i progetti di retrofit LNG realizzati.

Il serbatoio istallato all’interno del traghetto Hedy Lamarr ha una capacità totale di 565 m³, la sua istallazione a bordo è stata possibile grazie ad un attenta apertura ampia qualcosa come 4 ponti. Il traghetto roro pax Hedy Lamarr, (prende il nome della signora austriaca che ha inventato una prima versione della tecnologia usata oggi nella telefonia mobile, nel bluetooth, nel sistema gps e nel Wi-Fi) è una ripetuta della diffusa serie realizzata dal cantiere italiano Visentini nel 2010 con il nome di Visemar One, lunga 186 metri, larga 25.6 metri ha una stazza lorda di circa 26300 tonnellate.

Dal 2012 Baleària lavora a progetti legati al gas naturale liquefatto, ha accordi strategici con Gas Natural Fenosa (con cui ha un contratto di fornitura LNG esclusivo di 10 anni), Rolls Royce e Wärtsilä (per costruire motori). Con questa ennesima eco mossa, Baleària si conferma  una compagnia leader nell’uso del gas naturale liquefatto nel Mar Mediterraneo.

Infine, nelle scorse settimane Baleària ha annunciato la realizzazione di un traghetto elettrico presso il cantiere Armón di Vigo (Spagna), sarà la prima unità ad avere emissioni zero durante gli ingressi, le partenze e le soste nei moli di Ibiza e Formentera, grazie all’installazione di batterie elettriche ricaricabili. Il sistema di propulsione diesel-elettrico migliorerà le prestazioni di propulsione, ridurrà le emissioni e il rumore, nonché la manutenzione oltre a migliorare la qualità dell’aria nei porti e nelle aree circostanti riducendo le emissioni di gas serra dell’80% rispetto alle altre navi che operano su questa rotta.