Secondo illustri esperti della blue economy, sono sempre meno i giovani che decidono di intraprendere la carriera di marittimo, dopo aver conseguito il titolo idoneo.
Un allarme non da poco, secondo questi studi in un futuro non troppo lontano potremmo avere, a livello globale navi ferme in porto, causa l’assenza di figure professionali.
I giovani non si imbarcano più, preferiscono cercare altri lavori alternativi, sicuramente i lunghi periodi in mare lontani dagli affetti sono un fattore che scoraggia e non poco.
A questo, si aggiunge la passata e drammatica esperienza del Covid, il quale ha segnato e non poco tutti gli equipaggi, costretti a restare isolati in mare aperto per un lungo periodo.
Perché i giovani non sono attratti dalla carriera marittima?
Oggi il fenomeno dell’allontanamento dalle professioni marittime è condizionato da tanti fattori, economici e sociali.
Oltre un facile impiego e la possibilità di una buona retribuzione rispetto ai coetanei impiegati a terra, sono considerati fattori scoraggianti per i giovani, il poco tempo libero, l’impossibilità di collegarsi con i principali social, l’assenza di alcune comodità ed ovviamente la lontananza da casa.
La rotta da percorrere è ancora lunga, prima di sfociare in una vera e propria crisi sarebbe opportuno per i principali attori coinvolti nel settore marittimo, compagnie di navigazione in primis, fornire maggiori strumenti per il benessere personale a bordo, contratti più attraenti dal punto di vista economico, tutele nei periodi di riposo a terra e minori tempi di lavoro da trascorrere in mare.